Email marketing: come scongiurare un open rate basso

Si parla sempre di quello che si deve fare, quindi oggi cambiamo rotta e parliamo specificatamente di quello che NON si deve fare.

Nelle scorso articolo abbiamo affrontato l’importanza dell’Open rate, cioè di come incrementare il tasso di conversione della tua newsletter. Oggi parliamo delle cose da evitare per scongiurare un Open rate basso.

Open rate molto bassi portano il tuo dominio a esser considerato inappropriato. Gli algoritmi dei provider di posta elettronica possono catalogare automaticamente come spam le tue email nascondendoti anche agli utenti che seguono la tua newsletter con interesse.

Quindi cerca assolutamente di evitare

 

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#1 Le spamwords

“Gratis”, “acquista”, “sorprendenti” sono alcune delle spamwords. Parole da inserti pubblicitari che odorano di bufala nelle email in arrivo. Termini da evitare assolutamente. Per scampare allo spam puoi suggerire al tuo utente di inserire il tuo indirizzo email nella sua rubrica contatti e quindi essere riconosciuto come “attendibile”.

#2 Il tuo catalogo in una mail

Mi spiego meglio. Lasciare troppa scelta non è sempre una cosa positiva. È sconsigliato mandare un’unica email ricca di prodotti. Troppe informazioni posso disorientare chi legge con la conseguenza di un mancato acquisto.

Scrivi email mirate, seleziona il prodotto e le tue offerte. E’ un approccio che ti richiederà più tempo e precisione, ma è un investimento perchè, in base al comportamento dell’utente e ad un incremento o meno del tuo open rate, riuscirai a capire quali sono i suoi gusti e chi è la persona con la quale ti interfacci (leggi il nostro articolo sulla Profilazione degli utenti: marketing strategico per e-commerce ).

 

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#3 Schede descrittive dettagliate

Non riempire il tuo utente di informazioni relative agli aspetti tecnici del tuo prodotto (se vuoi puoi inserire una call to action e indirizzarlo su una pagina dedicata e finalizzata all’acquisto). Poni l’attenzione sul perché conviene acquistare il tuo prodotto, quali benefici o quali tipi di esperienze si possono legare a ciò che vendi. Ricordati di mantenere un approccio narrativo, datti allo storytelling!

#4 Abuso degli indirizzi

Una newsletter piena di contatti non è sinonimo di successo. Se invii la newsletter a persone che non si aspettano di ricevere messaggi da parte tua, e non sanno chi sei quasi sicuramente il tuo messaggio verrà classificato come spam o addirittura verrà respinto dal server. Niente raccolta random di indirizzi email da internet o da qualsiasi altra parte. Secondo le Linee guida emanate dal Garante della Privacy per regolare le attività promozionali e scoraggiare lo spam, sei vincolato a scrivere solo a persone che ti hanno dato il loro consenso dopo aver letto la tua informativa sull’uso dei dati. Ricorda inoltre che l’utente deve avere la possibilità di eliminarsi dalla tua newsletter in qualsiasi momento.

 

Poche cose da ricordare, ma fondamentali. Non farti prendere dall'ansia pensando al tuo open rate. Un passo alla volta, e tieni a mente questi quattro NO.

Se vuoi che il tuo lavoro dia i suoi frutti è bene iniziare fin dall'inizio e in questo noi possiamo aiutarti 

 

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